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Qualcosa su

Pablo Picasso

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 E’  risaputo che  Picasso amasse le corride e fu sconvolto dalla tragica morte di un suo beniamino, il famoso torero Joselito. Per celebrarne la memoria, mise in cantiere un’enorme tela di 8 metri per 3 e mezzo, che gremì di figure tragicamente atteggiate, a colori luttuosi. Finita che l’ebbe, la chiamò

“En muerte del torero Joselito.”  Correva il 1937, in Spagna infuriava la guerra civile e il governo anarchico – social comunista si rivolse a Picasso per avere da lui un quadro per il padiglione repubblicano all’Esposizione Universale in programma a Parigi per l’anno dopo.)  Picasso (che diventerà, non a caso, uno degli artisti più ricchi della storia) ebbe un’ idea geniale: fece qualche modifica alla tela per il torero, la ribattezzò Guernica (dal nome della città basca bombardata dall’ aviazione tedesca e italiana) e la vendette al governo. "popolare" per la non modica cifra di 300.000 peseta dell’epoca. Qualcosa come due o tre miliardi - pare  di lire, che furono versati da Stalin attraverso il Comintern.     

( Picasso regalò il disegno ai due Statisti alla riconciliazione della guerra fredda tra Russia e Stati Uniti d’ America): il mondo si trovava diviso in due blocchi contrapposti, “Guerra fredda”, che portò alla costituzione di un mondo bipolare, diviso tra USA e URSS. Gli Stati USA e URSS erano superpotenze sul piano economico e su quello militare, impegnate in una gara che ben presto si estese alle ricerche in campo aereospaziale. Nel 1957 fu lanciato, da parte della Russia, il primo satellite mentre il primo uomo mandato sulla Luna fu un americano nel 1969 Neil Armstrong.

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